Il rientro della Pubblica Amministrazione dallo smart working

Da metà settembre il lavoro agile non è più considerato la modalità prevalente o esclusiva di svolgimento della prestazione lavorativa nella Pubblica Amministrazione, grazie alla cessazione del decreto Cura Italia e quindi del relativo articolo 87.

Questo ha comportato il rientro in ufficio per circa 500 mila lavoratori, per un ritorno alla normalità che ancora però ha poco di “normale”.

Le regole per il ritorno in ufficio

Distanza di sicurezza, mascherine e gel igienizzanti continuano ad essere le parole d’ordine per il lavoro in ufficio. I dispositivi di protezione individuali dovrebbero essere forniti dalle amministrazioni ai propri dipendenti, ma i Sindacati dei dipendenti pubblici comunicano che non sono ancora stati distribuiti, per cui almeno per i primi tempi saranno i lavoratori a doversi munire di tutte le precauzioni.

Il rientro non sarà uguale in tutta Italia, ma ogni Regione ha avuto facoltà di attuare piani differenti. In Regione Lazio ad esempio sono stati richiamati in ufficio la metà degli smart worker, mentre la Regione Lombardia ha adottato una disposizione per cui i dipendenti impiegati in attività che possono essere svolte in modalità agile, potranno restare in smart working solo per la metà del tempo.

I numeri

Nel complesso, i numeri del rientro sono piuttosto grandi.

Nei ministeri ad esempio, dove si sono toccate punte dell’80% dei lavoratori in smart working durante il periodo di massima emergenza, torneranno a lavoro in più di 60 mila.

Agenzie fiscali ed enti pubblici non economici vedranno rientrare 50 mila dipendenti, e altri 300 mila devono rientrare negli enti locali. Se si aggiungono anche gli enti di ricerca, gli amministrativi di sanità, scuola e università si raggiungono quasi 500 mila lavoratori che rientreranno in ufficio.

Perseo Sirio

Anche Fondo Perseo Sirio ha fatto rientrare i propri dipendenti dallo smart working. Dal martedì al giovedì infatti sono di nuovo aperti i nostri uffici in Via degli Scialoja 3 a Roma, mentre il lunedì e il venerdì continueremo la regolare attività in modalità di lavoro agile.