Abbracciare definitivamente lo strumento della previdenza complementare per arginare il calo delle prestazioni pensionistiche pubbliche. É la soluzione individuata dal position paper realizzato da “The European House – Ambrosetti“, che, in collaborazione con Fondo Perseo Sirio, ipotizza una serie di iniziative funzionali a far salire le adesioni dall’attuale 39% all’86%.
Uno scenario ideale, che, in proiezione 2050, porterebbe il tasso di sostituzione al 79,7%, anziché al 67,6%. A una crescita delle adesioni corrisponderebbero redditi più alti per i pensionati di domani, con un livello molto simile a quello delle vecchie pensioni del passato calcolate con il sistema retributivo.
Tra questa prospettiva e la sua realizzazione, ci sono però di mezzo molti ostacoli. In prima battuta una struttura produttiva di Pmi dove il Tfr resta in azienda, invece che andare ai fondi pensione. Poi il tema del cuneo fiscale, ritenuto insostenibile sia per il datore di lavoro che per il lavoro.
Ultimo ma non ultimo, il tema di un’educazione finanziaria lacunosa e insufficiente.