La ricetta per la previdenza complementare dettata dal governo è caratterizzata da nuove misure per rafforzare il numero di iscritti ai Fondi pensione.
La previdenza complementare si fonda su un sistema di raccolta del risparmio previdenziale mediante il quale sarà possibile usufruire di una pensione integrativa.
Di particolare rilievo, perciò, la delega fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso marzo con specifici riferimenti alla previdenza complementare.
Cosa prevede la delega fiscale riguardo al risparmio previdenziale?
La delega fiscale opera anche nell’ambito della tassazione dei redditi finanziari dettando alcuni criteri direttivi riguardo una revisione del sistema di tassazione dei rendimenti conseguiti dalle diverse forme di previdenza complementare.
Per quanto riguarda il riassetto dell’Irpef in materia di redditi da lavoro dipendente e assimilati si procede a una revisione e semplificazione delle disposizioni relative alle somme e ai valori esclusi dalla formazione del reddito salvaguardando così le finalità della mobilità sostenibile, dell’efficientamento energetico, dell’assistenza sanitaria, dell’incentivazione della previdenza complementare, della solidarietà sociale e della contribuzione agli enti bilaterali.
Tale delega si fonderà sui principi di cassa, con possibilità di compensazione, e con l’obiettivo principiale di modellare un sistema di tassazione del risultato annuale: in ogni caso la tassazione dei rendimenti delle forme pensionistiche complementari dovrà essere agevolata in base ai fini pensionistici perseguiti.
Dunque, ci troviamo di fronte ad una revisione migliorativa degli attuali limiti di deducibilità fiscale, di tipo selettiva ed indirizzata a tutta la platea giovanile.
Inoltre, emerge anche la possibilità che possa essere introdotta qualche previsione su misura per la previdenza complementare in ambito di welfare aziendale.
Un rinnovo deciso nell’ambito della previdenza complementare, punto fondamentale del sistema pensionistico che ha l’obiettivo di integrare la previdenza di base obbligatoria.