Le linee garantite dai fondi pensione sono alimentate anche dai flussi di Tfr dei cosiddetti silenti del settore privato, coloro che non hanno esplicitamente indicato come destinare il proprio Tfr.
Gli iscritti alle linee garantite dei fondi pensione sono 1,4 milioni per 12,8 miliardi di euro di risorse gestite: secondo i dati Mefop PreviData, tra di essi i silenti sono circa 284.702 (pari al 20%).
La Covip nell’ultima relazione ha ribadito come i dati dei comparti azionari mostrino rendimenti soddisfacenti nonostante i cali del 2022; tuttavia queste linee sono poco diffuse tra gli iscritti, anche tra quelli più giovani: a tale orientamento ha contribuito il quadro normativo definito ai fini dell’applicazione nel 2007 del meccanismo del silenzio assenso.
Allora i si ritenne opportuno prevedere che, spiega Covip, in assenza di indicazione esplicita da parte del singolo lavoratore, la linea di investimento in cui indirizzare il Tfr fosse di tipo garantito, in grado di offrire rendimenti comparabili alla rivalutazione del Tfr quando mantenuto in azienda.
L’Authority è intervenuta sui fondi pensione: “Anche per la resistenza tendenziale dei lavoratori a occuparsi attivamente della propria posizione previdenziale, ne è risultato che gran parte degli iscritti ai fondi pensione, anche in origine delle classi di età più giovane, ha mantenuto i propri risparmi previdenziali in linee che tipicamente garantiscono solo la restituzione dei contributi versati e che non offrono prospettive di guadagno aggiuntivo significative”
Di conseguenza, la linea di default che accoglie gli iscritti silenti dovrebbe essere basata sull’approccio life cycle che sfrutti il lungo orizzonte temporale dell’investimento previdenziale attraverso un’esposizione iniziale più elevata nei titoli azionari, caratterizzati da un’elevata volatilità e da una progressiva riduzione di tale esposizione man mano che si avvicina il pensionamento.
Francesca Balzani, presidente Covip, spiega “La diffusione di opzioni di investimento di tipo life cycle da definire come default sarebbe essenziale anche nella prospettiva di riproporre una nuova iniziativa nazionale di raccolta delle adesioni attraverso meccanismi di silenzio-assenso. In tale occasione sarebbero da effettuare anche campagne informative e di educazione previdenziale ben strutturate e coerenti con il disegno complessivo dei meccanismi di scelta proposta.”