La Commissione di Vigilanza sui fondi pensione presieduta da Francesca Balzani pone attenzione al meccanismo del life cycle nel sistema previdenziale complementare italiano, in base al quale l’asset allocation della linea scelta dal sottoscrittore è tipicamente caratterizzata da un’esposizione in titoli azionari che inizialmente è più elevata riducendosi nel tempo con l’avvicinarsi al momento del pensionamento.
Questa modalità è stata, inoltre, valorizzata come strumento di mitigazione del rischio dal legislatore comunitario nell’ambito del regolamento Ue/2019/1238 sui Pepp (Prodotti Pensionistici Paneuropei) ed è anche menzionata come valida opzione di default nella Raccomandazione Ocse per il “buon disegno” dei piani pensionistici a contribuzione definita.
A fine 2022 si contano 40 forme pensionistiche che offrono meccanismi di tipo life cycle. Il settore nel quale il life cycle è meno presente è quello dei fondi pensione negoziali: infatti si trova solo in quattro casi su un totale di 33 fondi pensione.
Inoltre, tra i fondi negoziali è ancora basso il numero di lavoratori che ha scelto tale tipologia di investimento (circa 20 mila a fine 2022).
Su un totale di 40 fondi pensione aperti, il life cycle è previsto in dieci casi con un numero di posizioni pari a 364 mila (circa il 30% delle posizioni di tali fondi pensione)
Tra i piani pensionistici individuali (Pip) quelli che offrono percorsi di life cycle sono 26 su 68 unità con un ammontare di 602 mila posizioni.
I meccanismi life cycle, nonostante siano considerati positivamente a livello internazionale, non sono ancora completamente diffusi nel sistema italiano di previdenza complementare.
Quali potrebbero essere le evoluzioni?
La Covip conferma che le linee azionarie di tutte le tipologie di riforme pensionistiche sono poco presenti tra gli iscritti, anche tra quelli più giovani: andrebbe, dunque, rivista la linea di default che accoglie gli iscritti silenti basandosi sull’approccio life cycle in modo da sfruttare il lungo orizzonte temporale dell’investimento previdenziale attraverso una più elevata esposizione iniziale nei titoli azionari.
Manovra fondamentale anche nella prospettiva di riproporre una nuova iniziativa nazionale di raccolta delle adesioni tramite meccanismi di silenzio-assenso: in questo caso andrebbero ideate campagne informative e di educazione previdenziale strutturate e coerenti con il disegno complessivo dei meccanismi proposti.